NoPlace 4- ex Ceramica Vaccari, La Spezia / Rizomi, 2018
SIRIA –
7 anni di guerra civile / 400.000
morti, 110.000 civili, 20.000 bambini / 17,7 mila morti in carcere / 60.000
morti sotto tortura /
13.000
impiccati / 5,4 milioni di rifugiati / 6,3 milioni di sfollati all’interno del
paese / 5,6 milioni di rifugiati nei paesi vicini e migliaia hanno raggiunto
l’Europa / 14,9 milioni hanno bisogno di aiuti umanitari / 5,3 milioni di
bambini hanno urgente bisogno di assistenza medica / 10 milioni di bambini e
adolescenti siriani si trovano attualmente all’estero senza familiari a seguito
/ Tra gennaio e febbraio 2018 risultano uccisi o gravemente feriti circa 1000
bambini e ragazzi nelle aree poste sotto assedio / Bombardamenti, colpi d’arma
da fuoco e mine sono la prima causa di morte, molti di loro hanno riportato
disabilità permanenti /
1,5 milioni di civili hanno
riportato invalidità permanenti / 86.000
persone sono rimaste mutilate di gambe o braccia / 183 miliardi di perdite
economiche legate alla guerra / 27% del patrimonio abitativo risulta distrutto
insieme a metà dei centri medici e scolastici /
SUD - SUDAN
Alle
spalle 20 anni di guerra civile, dal 1983 al 2005 con 2 milioni di morti e 4
milioni di dispersi/ Il Sud Sudan nasce ufficialmente nel 2011 / Dal 2013 entra
in un altro conflitto etnico ancora in
corso / 300 mila morti / 2 milioni di sfollati verso i paesi confinanti come
l’Uganda o cerca accoglienza nei campi dell’ ONU colpiti anch’essi da numerosi
attacchi / Popolo straziato dalla guerra / Uno dei territori più poveri del
mondo / Nel 2017 è stato dichiarato un paese in emergenza per carenza di cibo /
Costanti agenti atmosferici avversi / Distruzione di campi per i continui
bombardamenti che hanno causato quello che è stato definito un vero “ rischio
di atrocità di massa” / Sfruttamento continuo delle innumerevoli risorse del
territorio come il petrolio / Le Nazioni Unite hanno dichiarato che è tuttora
in corso una pulizia etnica e che le violenze sono così diffuse che c’è un alto
rischio di genocidio / Non è più una guerra tra etnie diverse, ma tra gruppi di
potere più ristretti che combattono per
il petrolio e il controllo del territorio / Il 48% della popolazione versa in
una grave crisi umanitaria /
IRAQ
15 anni di guerra / Quella dell’ Iraq è una
delle più gravi crisi internazionali della storia recente /La terra della
guerra infinita / La più lunga guerra durò dal 1980 al 1988 / Nel 1990 iniziò
la Guerra del Golfo / Nel marzo del 2003 iniziò La seconda Guerra del Golfo /
Nel maggio del 2003 il paese era già stato bombardato con oltre 30 mila bombe e
20 mila missili, e contemporaneamente con attacchi da terra / Seconda nazione
più instabile al mondo davanti a nazioni devastate dalla guerra o dalla povertà
come la Somalia, il Congo, la Corea del Nord, lo Zimbawe / Considerato al primo
posto come l’ideale campo d’addestramento jihadista del pianeta / 268 mila
morti dal 2003 ad oggi / 200 mila civili / il 10% delle vittime civili è stato
causato dalle azioni delle forze occidentali e dalle truppe regolari irachene /
Paese che ha subito per anni prima il terrorismo di Al Qaeda (sunnita ) e poi
quello dello stato islamico (sunnita ) / Numerose le risposte sciite, le
vendette, le rappresaglie / Tra il 2014 e il 2016 durante l’avanzata dell’Isis
ci sono stati 16 mila morti civili l’anno / Le ultime fasi della guerra per la
conquista di Mosul, ex roccaforte dell’Isis, tra ottobre 2016 e luglio 2017
hanno provocato tra le 9.000 e 11.000 vittime civili da parte delle forze
governative irachene sostenute dalla Coalizione internazionale a guida
americana / E’ stato il più grande attacco compiuto su una città nelle ultime due generazioni /
AFGHANISTAN
Paese
che è stato negli ultimi 30 anni teatro di numerosi scontri, che hanno
comportato ingenti perdite in termini di vite umane / Il paese è in condizioni
di estrema povertà / Guerra dal 1979 al 1989 a causa dell’invasione dell’
Unione Sovietica / Guerra dal 1989 al 1992 in seguito al ritiro dell’ Armata
Rossa / Guerra dal 1992 al 1996 in seguito alla caduta del Governo Comunista /
Guerra dal 1996 al 2001 in seguito alla presa del potere da parte dei talebani
/ Guerra iniziata nel 2001 e attualmente in corso in cui si fronteggiano da una
parte ISAF e Afghanistan e dall’altra Al-Qaida e talebani / I primi mesi del
2016 hanno segnato il record di vittime civili / Da gennaio a giugno 2016 sono
stati documentati 1.601 morti civili e 3.565 feriti / Morti 388 bambini / Nei
primi mesi dell’anno 157.987 civili hanno dovuto lasciare le loro case a causa
della guerra / 1,2 milioni di sfollati interni nel paese / Durante il passato
2016 sono 3.498 i civili morti e 7.920 i feriti / Un terzo delle vittime sono
bambini / Attualmente secondo la Brown University e Umana le vittime totali
ammonterebbero a 35.000 / Il tasso di mortalità infantile è il più alto al
mondo / Paese con le più basse aspettative di vita / Uno dei paesi più poveri
al mondo / Politicamente il regime integralista islamico fondato sulla sharia è
tra i più inefficienti e corrotti al mondo / Censura, repressione del dissenso,
tortura sono la norma /
GAMBIA
22
anni di dittatura / Il Gambia era stato dichiarato Repubblica Islamica e
Amnesty International ha per molto tempo denunciato la soppressione di ogni
libertà soprattutto per mano dei Jungulers , un esercito di sicurezza privato /
Paese poverissimo, 173esimo su 188 nella graduatoria basata sull’indice di
sviluppo umano, con ancora molte difficoltà a lasciarsi alle spalle la
dittatura / Il Gambia ha un tasso molto elevato di mutilazioni genitali
femminili, nonostante la pratica sia vietata dal 2015 / L’omosessualità è
considerata reato con pene detentive fino all’ergastolo / Quasi la metà della
popolazione vive sotto la soglia di povertà /
PAKISTAN
Profonda instabilità
interna / Tensioni vecchie e nuove tra democrazia e struttura feudale, fra modernizzazione
e modernismo, fra lobby militari e forze islamiste / Profonda instabilità
interna, situazione di violenza indiscriminata e di scontro tra gruppi armati,
chi si oppone a questi o alla sharia è soggetto a violenze da parte di tali
gruppi / In continuo conflitto con l’India per il controllo del territorio del
Kashmir / I militari rappresentano uno dei poteri forti nella vita sociale e
politica del paese / Nel 2016
l’insorgenza talebana ha ripreso vigore / Violenze politiche, scontri
intertribali, scontri tra forze di sicurezza e militanti, attacchi lungo il
confine tra Pakistan e Afghanistan, aumento degli attacchi terroristici,
attentati / Centro nevralgico di Al-Qaeda / Tensioni di natura religiosa /
Composizione etnica estremamente frastagliata /
Paese ambito dalle superpotenze per il commercio internazionale e
l’industria petrolifera / I partiti islamici integralisti condizionano in modo
incisivo la politica, la società, il sistema giudiziario, l’istruzione pubblica
penalizzando i diritti umani e le libertà individuali / Altissimo tasso di
conflittualità / La scena politica del paese è oggi mutevole, frastagliata e
rissosa, specchio di un paese diviso e attraversato da ideologie contrastanti,
spaccato fra un oligarchia di ricchi e il 60% della popolazione che vive sotto
la soglia di povertà /
SOMALIA
La
Guerra dimenticata / 25 anni di combattimenti / Mezzo milione di morti / Quasi
400.000 profughi / Dalla destituzione di Siad Barre nel 1991 la violenza si
impadronì di tutta la Somalia / Decine di capi-tribù si autoproclamarono
“Signori della Guerra”/ Molte regioni settentrionali ex britanniche si
separarono dal governo centrale di Mogadiscio sempre più fatiscente / Carestia
di proporzioni inaudite / Migliaia le vittime / Dal 1996 al 2006 27 fazioni
tribali si sono scontrate per il controllo del paese / squassato da disordini,
carestie, epidemie / Nel 2011 liberata dall’influenza di gruppi estremisti non
si liberò certo dalla violenza / Continui gli attentati e le uccisioni / Aprile
2017, in 48 ore sono morte 110 persone di fame nel sudovest del paese devastato
dalla carestia che minaccia milioni di persone / I bambini malnutriti sarebbero
363 mila tra cui 71 mila i casi gravi / La mancanza di acqua pulita favorisce
anche la diffusione di colera ed altre malattie infettive / La carestia mette
la vita di queste persone a repentaglio anche perché soggette allo
sfruttamento, ad abusi dei diritti umani e all’essere reclutati dai terroristi
/ Milioni di persone sono minacciati anche dalla siccità / A febbraio 2018 sono
esplose due autobombe nella capitale a Mogadiscio causando numerosi morti e
feriti/
MALI
Dopo
l’indipendenza dalla Francia nel 1960, ha attraversato ribellioni, periodi di
siccità, Colpi di Stato, 23 anni di dittatura militare, fino alle elezioni del
1992 / Nel 2013 dopo un colpo di stato dei tuareg del Movimento Nazionale di
Liberazione dell’Azawad e degli islamisti è intervenuta una forza
multinazionale a guida francese, su mandato delle Nazioni Unite per ristabilire
la sovranità del Mali sui territori sahariani settentrionali / Malgrado l’avvio
di trattative di pace il conflitto è ancora attivo / Continue le insurrezioni
jihadiste nelle regioni settentrionali e centrali con attacchi dei militanti
legati ad Al -Qaeda / Tensioni persistenti
che hanno causato numerosi morti / I civili sono sfruttati dai gruppi armati
anche quelli legati al governo / Molti sono i bambini reclutati come soldati /
Il
tasso di mortalità infantile è tra i più alti del mondo pari al 10% /
PALESTINA
Il
conflitto arabo – israeliano da 50 anni ha trasformato la terra di Palestina in
un campo di battaglia / La Palestina non è mai stato uno stato indipendente / Nel
2000 inizia la Seconda Intifada che è molto più violenta della prima / Seguono
continui attacchi terroristici, attentati e controffensive militari / Dal 2000
al 2008 ci sono stati 5032 morti palestinesi / Nel 2008 a seguito di una serie
di lanci missilistici, Israele lancia una durissima difensiva militare
denominata “Piombo Fuso”/ L’ attacco provoca 1202 vittime tra i palestinesi /
450 bambini / oltre 5000 feriti / Tra il 2009 e il 2017 sono 2.707 i
palestinesi uccisi da poliziotti israeliani nella striscia di Gaza / 362 sono
invece i morti nella West Bank / Il popolo palestinese è a rischio estinzione
come tutta la West Bank / L’indipendenza dello Stato di Palestina è stata
sancita dalle Nazioni Unite con la risoluzione 67/19 nel 2012 ma Israele non
riconosce lo stato / La Palestina non possiede un organizzazione statuale
tipica, è priva di esercito, è occupata da Israele su Gerusalemme est e parte
della Cisgiordania mentre la striscia di Gaza è sotto blocco navale, terrestre
e aereo da parte di Israele / Dal 2001,
un muro di 730 km separa la Cisgiordania da Israele e Gerusalemme / Alto 8
metri, in alcuni tratti circondato da fossati, il muro è protetto da reti di
filo spinato e torri di controllo poste ogni 300 metri /In molte eree il muro
si estende attraverso i villaggi palestinesi soprattutto intorno a Gerusalemme
e nelle aree ricche d’acqua /Ogni giorno le code si formano sui punti di
controllo prima dell’alba, a volte ci vogliono anche due ore per passare
dall’altra parte, dalle torrette blindate i soldati israeliani sorvegliano
pronti ad intervenire, mentre in basso barriere e recinzioni bloccano il
traffico di pedoni e mezzi di trasporto/ Il valico di Qalandiya, il più
trafficato è diventato il simbolo dell’occupazione per le migliaia di
palestinesi che quotidianamente sono obbligati ad attraversarlo per andare al
lavoro, per andare a scuola, per raggiungere parenti, per andare
all’università, per raggiungere un ospedale /Circa 26.000 palestinesi passano
attraverso Qalandiya ogni giorno, a volte i controlli sono rapidi, a volte
alcuni palestinesi subiscono lunghi interrogatori per la verifica dei permessi / E’ come vivere in una grande
prigione / Sono 5 milioni i palestinesi
che vivono fuori dalla loro terra sparsi in tutto il mondo /
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